Il BLOG "ORME" nasce esclusivamente con l'intento di divulgare il libro, l'idea è quella di creare una sorta di forum dove i lettori possono commentare l'opera e mettere le proprie opinioni a disposizione degli altri, nonché confrontare le proprie sensazioni in merito. Per questo motivo mi auguro che chi leggerà il libro vorrà scrivere nei commenti del post le sue sensazioni "positive o negative che siano". Grazie.

Ecco il link per acquistare l'opera

Clicca qui per l'home page dell'opera

Presto anche i collegamenti per IBS e altre famose librerie on -line.

venerdì 28 agosto 2009

NEWS




Da oggi è finalmente disponibile su LULU.COM la versione del libro Orme - sui sentieri del Mondo, in formato .PDF

Si potrà scaricare al solo costo di 2,90 €uro !!!!

Inoltre per gli amanti dei libri tradizionali in carta, come me, è possibile acquistare anche su queso sito oltre che sul sito di Boopen.

oppure digitate sulla barra di ricerca questo link:
http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/orme---sui-sentieri-del-mondo/4578247

martedì 10 febbraio 2009

Turisti per Caso Magazine........




.......il primo giornale scritto dai viaggiatori, NON CREDO PROPRIO!!!Durante la mia assenza per scorrazzare in lungo e largo per il Sud America in moto ho appreso che il famoso sito Turisti per Caso si apprestava a uscire in edicola. Inizialmente mi sono detto chissà se finalmente la finiamo di mettere sul mercato riviste inutili e piene di pubblicità?! Dimenticatomi del fatto, per ovvie ragioni, poco dopo il mio ritorno sono stato contatato, con mia sorpresa, dalla redazione del giornale che mi chiedeva di pubblicare sul secondo numero del magazine un piccolo estratto del mio libro che avevo postato sul loro sito. Si trattava di circa 3 pagine del libro prese dal capitolo "Krung Thep - La città degli Angeli". Ho accettato volentieri in quanto la pubblicità non è mai abbastanza. Ho accettato anche quando mi è stato chiesto se potevo inviare foto a corredo.....poi ho atteso speranzoso l'uscita per godermi l'attimo di pubblicità/celebrità (vista anche l'enorme tiratura dell'opera). Oggi finalmente è uscito in edicola il 2° numero....corro a comprarlo....mi affretto a leggerlo.......e dico: cazzo come scrivo male?! normalmente non ricordo per filo e per segno a memoria tutto quello che scrivo, ma altrettanto normalmente leggendo mi ricordo se sono parole mie!!!! Perfetto.......l'articolo ha avuto il potere di far si che il mio viaggio fatto al plurale divetasse al singolare, ovviamente eccetto per qualche verbo sfuggito alla censura (e rimasto quindi al plurale, forse secondo loro soffro di sdoppiamento della personalità). Oltre che evidenti sforbiciate ho notato con grande felicità che le frasi piu poetiche sono state rielaborate e ROVINATE. Certo che non è molto bello avere come pubblicità un 'articolo attribuito a me quando invece l'ha scritto qualcun'altro.....soprattutto se per meri fini commerciali lo ha in parte rovinato e impoverito!!! Ma veniamo alle foto, da quanto ne so normalmente in qualsiasi rivista seria ad ogni foto è indicato l'autore, soprattutto se questi ne detiene il diritto d'autore (essendone l'autore)!!!! Passi per quelle inserite nell'articolo, per la quale il lettore potrebbe anche avere il dubbio che siano mie, ma per quelle inserite in altre pagine e in altri articoli signori miei mi sembra un leggero abuso!!! Per chi lo avesse acquistato comunico che la grande e bella foto in alto a pagina 20 e mia...... Comunico anche che non approvo minimamente il titolo attribuito all'articolo:"....Ma come è kitch la Città degli Angeli", e soprattutto comunico alla redazione che se hanno giornalisti cosi bravi da riadattare ciò che è già scritto li possono mandare in viaggio e farsi gli articoli da soli.....invece di arrichirsi a nostre spese....ovvero 1€ per 300.000 copie fa TRECENTOMILA EURO AL MESE.....io ho sudato un anno per scrivere un libro e fino ad ora ho guadagnato ZERO.....diciamo che con le copie vendute ho coperto le spese. Polemiche a parte potrei però chiedere al mio avvocato se ci sono gli estremi per procedere riguardo al diritto d'autore.....chissà che quella bella pubblicità che mi manca non arrivi tutta d' un colpo.......

martedì 11 novembre 2008

Nuovi Canali per l'acquisto on-line

Finalmente sono attivi nuovi canali per l'acquisto on-line del libro

clicca qui per accedere direttamente alla pagina di Internet Book Shop (IBS)

oppure qui per il sito di DVD.it

Speciale uscita su IBS

In occasione dell'uscita del libro all'interno di una dell più importanti librerie on-line voglio regalare a tutti la lettura del primo capitolo del libro:

Che ci faccio qui?

C’è sempre molto da dire e da fare nella vita, tanto che non sappiamo mai quand’è il momento giusto per farlo. A volte ci sembra di avere in mano la verità assoluta, e un istante dopo pensiamo che quella verità sia solo la più grossa delle sciocchezze. Avrei desiderato iniziare questo libro tanto tempo fa, forse ancora prima di nascere, e allo stesso tempo ho la sensazione che sia presto per farlo. L’impressione che domani potrebbe essere un giorno buono per vivere un’emozione nuova. Un’emozione che arricchisca queste pagine, un’esperienza che getti ulteriore colore tra le righe del libro, che regali un motivo in più perché anche questa volta al termine dell’opera quella verità assoluta non si trasformi in sciocchezza. La verità è che l’essere umano è in continua metamorfosi, forse perché il nostro corpo è formato per la maggior parte di acqua, e l’acqua si sa ha molte forme, veniamo plasmati dal mondo che ci circonda. Gli eventi ci cambiano, ci formano, a volte sembra non lascino tracce, ma noi sappiamo invece che dentro un segno resta. L’acqua parte dal mare, si trasforma in vapore e salendo al cielo diventa nuvole, poi cade: ora violenta e scrosciante, ora bisbigliante e fine, ora come silenziosa e candida neve. Ritorna acqua. Che sia nello stesso mare, nei fiumi o in un’effimera pozzanghera è di nuovo apparentemente semplice acqua allo stato liquido. Quelle gocce sono solo all’apparenza le stesse che hanno iniziato il viaggio, in realtà con il loro nuovo bagaglio d’esperienza sono pronte per un nuovo ciclo, per un altro viaggio. Se guardiamo un lago non distinguiamo le gocce, proprio come di una grande folla fatichiamo a distinguerne i volti che la compongono, ma ognuno è lì, porta la sua storia, pronto a condividerla ed a viverne altre. Per questo credo che ogni giorno sia buono per raccontare la propria, perché là fuori c’è qualcuno che ha qualcosa da offrire a noi, ma allo stesso c’è qualcun altro che può arricchirsi con quello che noi abbiamo da offrire a lui. Il viaggio diventa quindi la perfetta metafora di questa continua metamorfosi che è la vita. Rappresentiamo infatti spesso la vita come una strada da percorrere, un cammino la cui certezza l’abbiamo solo nell’incognita della sua fine. Allo stesso modo il viaggio, la cui motivazione inizialmente ci appare come la meta da raggiungere, si trasforma strada facendo nella ragione stessa del nostro incedere. Le indagini storiche ci dicono che l’umanità ha abbandonato il nomadismo per le società stanziali da soli 10.000 anni, che lo sia diventata per necessità o che invece fosse quello nomade lo stato di necessità non ci è dato saperlo. Certo possiamo dire che 10.000 anni non sono che una goccia nell’oceano del mare magno evolutivo, da questo potremmo tranquillamente affermare che siamo viaggiatori dalla nascita. Nonostante la società sedentaria abbia favorito l’aggregazione, il miglioramento delle condizioni di vita e quindi l’evoluzione tecnologica della società umana, possiamo dire che l’irrequietezza e l’istinto di migrazione non si sia mai spento nell’essere umano; ha nel migliore dei casi mutato solamente la sua forma. Viaggiare e vivere quindi, come due rette parallele che si incontrano però sui meridiani dell’asse terrestre. Due inscindibili stati dell’essere umano; forse lo stesso. Questo libro ha la sola presunzione di raccontare la mia esperienza di vita e di viaggio fatta sino ad ora, di raccontare un percorso attraverso il quale lentamente l’istinto di scoperta e la semplice voglia di misurarmi con me stesso sono diventati qualcosa di più profondo. Si sono trasformati nella consapevolezza che quell’istinto di andare per il mondo si è spinto oltre a ciò che inizialmente poteva essere considerato come turismo anticonformista, è andato al di là della semplice voglia di esplorazione e di conquista. Oltre a quello che poteva essere considerato un riflesso da avventuriero. Quell’istinto è andato al di là del muro, il muro oltre il quale ha inizio la coscienza. Dove il viaggio diventa prima di tutto occasione e processo di cambiamento mentale, diventa oggetto di stravolgimenti interiori. È un processo attraverso il quale ci rendiamo conto che quanto più superiamo fatiche e ostacoli tanto più ci sentiamo parte delle nostre conquiste. Ho mordicchiato qua e là quattro dei cinque continenti e non posso certo ritenermi un conoscitore del mondo, sicuramente non basterebbe una vita per esserlo, eppure proprio per questo, per questa mia esperienza da persona comune, mi sento di potervi accompagnare attraverso la mia esperienza. Mi sento di poter dare quella pacca sul sedere che serve a chi sta sull’uscio di casa con la valigia in mano ad annusare l’aria ma non ha il coraggio di fare il primo passo. Mi sento di poter condividere le mie immagini con chi come me un po’ di polvere l’ha già messa sotto i denti e soprattutto ho il sogno di dare occhi a chi non vedrà mai con i suoi le strade che ho calpestato. Perché è vero che se un grande viaggio può diventare un libro è altrettanto vero che un libro ci può dare la sensazione di un grande viaggio. Un viaggio fatto con il nostro sguardo attraverso gli occhi di qualcun altro. Non ci sembra forse di sentire il profumo d’oriente quando ci lasciamo raccontare l’Asia da T. Terzani con quel suo modo unico di scovarne gli aspetti più autentici, e non abbiamo forse l’impressione di essere oppressi dal caldo torrido ed abbagliati in un istante dall’alba, nell’Africa che schizza tra le pagine di Ebano di R. Kapuscinski? Non ci sentiamo anche noi sulle tracce di un aborigeno australiano e dei suoi sogni attraverso Le vie dei canti insieme a B. Chatwin? Non me ne vogliano per l’ardito confronto, dall’alto dei loro indelebili scritti, i mostri sacri del racconto di viaggio del XX secolo, consolazione di notti insonni e, con le loro pagine, inseparabili compagni di viaggio per le polverose vie del mondo. Ma spero che, dopo questa premessa, abbiate voglia anche voi di seguirmi su terra, acqua e aria. Vi porterò a spasso per qualche via d’Europa, poi ci lasceremo investire dalla calda aria africana scendendo giù lentamente verso le brulle isole di Capo Verde, voleremo insieme verso gli aridi altopiani del Messico con le sue misteriose piramidi. Ci perderemo nelle verdi foreste del Chiapas per ritrovarci mescolati nei colori del Guatemala tra i suoi maestosi vulcani. Alla ricerca dell’isola che non c’è vi farò navigare a vista tra l’indomabile natura di Panama, nei suoi parchi e alla scoperta delle sue tribù, tra la pulsante capitale e la pace dei suoi arcipelaghi nel blu cobalto. Se vorrete stare ancora con me vi porterò nella magia dell’Isla Grande dove è ancora possibile, dopo una serata spesa a parlare con un cubano, salire su di una Cadillac anni ’50 e scivolare nella notte dell’Avana respirandone l’inconfondibile odore. Sarà solo allora che comincerete a capire che non si tratta più solo di un bel gioco a cui sperate di poter essere invitati ancora a lungo. In quell’isola stregata comincerete a capire che a tenervi svegli la notte non è più solo la voglia di esotico e di evasione, ma è qualcosa di più profondo che scava dentro a farvi sobbalzare nella notte con la speranza di svegliarvi lontano dal vostro letto. È attraverso foreste di cedri che raggiungerete i monti dell’Atlante, dove la neve ha il coraggio di cadere a poche ore di viaggio dal deserto del Sahara, ed è qui tra le sue dune che capirete quanto siete grandi e piccoli allo stesso tempo. Quanto le leggi che regolano l’immensamente piccolo dei granelli di sabbia nella grandezza del deserto, siano in fondo le stesse che regolano l’immensamente grande dell’universo. Attraverso la via delle mille casbah, dove le case color sabbia si nascondono ai vostri occhi, vi troverete nella notte di Marrakech ad ascoltare il canto dei muezzin che chiamano alla preghiera, a chiedervi perché quel suono così spirituale e ammaliante, vi inquieta allo stesso tempo. Sarete sorpresi nel vedere che i minareti, le bancarelle e le genti di place Jemaa’el’fna al tramonto si fondono in un tutt’uno inscindibile. Ora sapete anche voi che la meta è solo una scusa, un obbiettivo da raggiungere e che forse non importa nemmeno veramente se mai lo raggiungerete, ora avete ben presente che quello che vi attrae fatalmente si chiama tragitto, è lui che vi plasma, vi modella, fa di voi una persona nuova, vi obbliga a guardarvi dentro, a spogliarvi. Siete pronti per venire con me alla scoperta dell’oriente, nella caotica Bangkok dove ogni vizio è lecito, poi su verso il Laos cavalcheremo la madre di tutte le acque nella ricerca del ritmo lento e dell’essenza pura del viaggio. Infine nelle paludi, tra le rovine di Angkor, e nello sguardo dei bambini cambogiani a strappare l’essenza del sorriso della vita, dove la vita ricorda ancora l’odore dei morti e della follia umana. Allacciate la cintura e mettetevi comodi, stiamo per partire e il viaggio sarà lungo…… “Nessun vascello c'è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane”. Emily Dickinson

venerdì 24 ottobre 2008

Speciale Anteprima

In anteprima sul sito Turisti per caso è possibile leggere un
parte del Capitolo 38
- Krung Thep, la Città degli Angeli -

Gazzetta di Modena


Articolo apparso sulla Gazzetta di Modena - Speciale Fiere - in occasione della presentazione ufficiale del libro. Giornata caratterizzata da un timido sole che nel pomeriggio ha fatto capolino illuminando la piccola mostra fotografica allestita per l'occasione. Mostra che ha suscitato un discreto interesse tra i passanti, ricollegando poi la stessa alle pagine del libro........

venerdì 5 settembre 2008

Recensione

I racconti di viaggio di Daniele Pistoni sono una lettura scorrevole, ampia, limpida, ricca di sentimenti ed emozioni vissute a 360° come descrive l’autore. La piacevole sensazione di essere viaggiatori è decisamente forte, tante le indimenticabili situazioni che si susseguono in tutto lo scritto ed esprimono delicatezza d’intenti. I mondi, i paesaggi, gli spazi, i cieli, la fitta vegetazione, il mare, i volti delle varie popolazioni incontrate sono come quadri di Gauguin in cui le sfumature, i colori vivaci, i soggetti emanano una personalità forte. Le citazioni di taccuino servono ad imprimere maggiormente gli stati d’animo. Conoscere e scoprire nuovi luoghi sono l’intento profondo di Daniele alla ricerca di sé stesso, l’incontro con nuove culture, l’immergersi nella vita quotidiana degli altri sono un arricchimento utile e necessario per affrontare nuove esperienze future.
Buon lavoro e buon viaggio
Grazie di avermi dato l'opportunità di leggere il libro.

Fabbrico 04/09/2008
Maria Cristina Bigi

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